La comunità altavillese al Plesso Zucchetto rende l’estremo saluto a Emmanuele e Kevin
Alla veglia di preghiera interconfessionale per Kevin ed Emmanuel che si è tenuta nella camera ardente allestita nel plesso Zucchetto, tantissimi cittadini questo pomeriggio. A presiedere la preghiera il rettore della Basilica della Madonna della Milicia, mons. Salvo Priola il quale ha iniziato con queste parole: “Perché un cristiano possa dirsi tale, deve sempre avere il crisma del dono della propria vita per la vita degli altri. Per questo non possiamo riconoscere in alcun modo in ciò che è accaduto nulla di cristiano. Qui non c’è stato un dono di vita, ma una sottrazione”.
Visibilmente commosso il sindaco Pino Virga, affiancato dal collega Giuseppe Pendolino di Aragona, paese di origine della famiglia Salomone. “Kevin ed Emmanuel avevano sogni, aspirazioni, passioni. Che sono state strappate barbaramente anche ad opera da chi avrebbe dovuto rappresentare un porto sicuro per loro che aveva giurato anche di amare Antonella. Io provo strano nel pensare ad Emmanuel che non poteva chiamare papà in quel momento, perché anche lui era carnefice. Siamo tutti sconvolti e addolorati: questa è Altavilla, che piange prega e soffre per quanto è accaduto”.