Data Stampa: 16/09/2021 18:20:09
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Ieri grande festa per il quarto centenario della fondazione di Altavilla Milicia
Anche se in tono minore a causa delle restrizioni per la pandemia di Coronavirus, la macchina organizzativa del IV° centenario è riuscita ad organizzare una buona festa per celebrare la ricorrenza.
In attesa delle manifestazioni serali a fare festa tutta la giornata ci hanno pensato la banda musicale di Ventimiglia di Sicilia e i Musici e Tamburinai Medioevali di Camporotondo Etneo.
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In serata la Fanfara Bersaglieri della Sezione di Casteldaccia si è esibita davanti al Palazzo Municipale, alla presenza del Sindaco Virga e dal Direttivo del Comitato dei Festeggiamenti Madonna della Milicia, organizzatori degli eventi, e al termine è stato reso un omaggio floreale ai caduti altavillesi delle due guerre mondiali i cuoi nomi sono incisi nelle due lapide appesa nel prospetto del Municipio. Terminata l’esibizione, davanti alla Casa Comunale, la fanfara dei Bersaglieri si è diretta verso il Santuario per rendere onore e omaggio al Capitano dei Bersaglieri Luigi Branca di Varese ucciso in battaglia nel 1861 sul sagrato della Chiesa. Il Sindaco avv. Pino Virga accompagnato dal Comandante dei Carabinieri Ettore Cannabona, dal Presidente del Comitato dei Festeggiamenti dott. Giovenco e dal Vicario Parrocchiale don Emilio Cannata, ha reso omaggio al Capitano Branca all’interno del Santuario dove è posata la lapida che ne ricorda l’eccidio.
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La festa poi si è spostata in piazza Matrice, cuore della fondazione di Altavilla Milicia, dove c’è stata una degustazione di antiche ricette di pesce a cura del GAC “Golfo di Termini Imerese”.
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A seguire la presentazione del Logo del 400° anniversario della fondazione del Comune e della Parrocchia. Ad aprire i saluti l’avv. Pino Virga, Sindaco di Altavilla Milicia, “Oggi è un giorno speciale per noi. Un giorno di festa con il quale vogliamo testimoniare il legame speciale di ciascuno di noi che ci lega a questo luogo che ci rappresenta che è la nostra casa”. Sono intervenuti anche la dott.ssa Maria Rita Lazzara, Assessore alla Cultura e Mons. Salvatore Priola, Parroco e Rettore del Santuario.
Biagio D’Ugo, Presidente del Consiglio Comunale, ha presentato il logo ufficiale del 400° anniversario della fondazione del Comune e della Parrocchia realizzato da un Architetto di Cagliari e ne ha dato la motivazione della scelta.
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A conclusione c’è stato un intervento del Prof. Salvatore Brancato, storico e scrittore, che ha voluto raccontare quattro momenti importanti della storia di Altavilla Milicia per ogni secolo. Riportiamo una sintesi:
- Primo momento importante è la nascita del paese per volontà di Francesco Maria Beccadelli, personaggio emergente di un importante clan palermitano quello dei Bologna e Maestro Razionale del Regno, per capire era il Ministro delle Finanze del Regno, e acquista questo terreno dalla famiglia Galletti che qui coltivava la canna da zucchero. Non ci sono motivi di ideali o presupposti romantici, perchè nasce il paese, Beccadelli semplicemente vuole entrare nella nobiltà e nel parlamento siciliano, e allora per potere entrare nel rango del baronaggio bisognava possedere una terra feudale e pagare dei soldi alla Regge Corte. Il paese di Alta Villa viene chiamato così per la sua posizione geografica, questo ce lo dice la lettura della “Licentia populandi”, perche nasce su una collina paronimica a 70 mt sul livello del mare. Quindi non ci sono alcuni riferimenti Normanni , ne alla famiglia Altavilla, perchè nella Sicilia spagnola del ‘600 il mito Normanno è assente. Dopo il paese ha successo quindi arrivano i coloni, nasce la parrocchia nel 1623, dedicata alla Beata Vergine Maria e San Francesco, e già c’era il quadro della Madonna. Il quadro era preesiste alla fondazione del paese, sicuramente era presente dal ‘500. Il nome più antico del quadro è Nostra Donna e San Francesco.
- L’altro momento è il 700 con l’allargamento dei confini territoriali. Altavilla è nato su un territorio esiguo sul feudo della Milicia che era compreso su un territorio che confinava con il fiume Milicia, il fiume San Michele e a sud dalla catena del monte Cane, appena 180 salme. Il terreno era cosi poco che non permetteva lo sviluppo stesso del paese. I Beccadelli ottengono una “enfiteusi perpetua” del Feudo di San Michele così comincia la colonizzazione di nuovi immigrati arrivati dall’entroterra della Sicilia ma sopratutto dalle isole Eolie.
- Nel ‘800 Altavilla è protagonista nel risorgimento. Una figura importante è quella dell’arciprete Salvatore Grillo, un uomo di profonda e vasta cultura, medico, laureato in filosofia ma era anche un uomo d’azione che si mise a capo di una squadra che assaltò il Palazzo dei Normanni nel 1848. Ci sono anche altri protagonisti come Francesco Santangelo che per primo piantò nella Porta Termini a Palermo la prima bandiera dei picciotti siciliani con impressa l’immagine della Madonna della Milicia.
- Del 900 voglio ricordare quanti sono stati costretti, durante l’età giolittiana e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, ad andare via da Altavilla per ragioni economici. Sono andati nell’Italia del nord, in Germania, in Francia, in Belgio e soprattutto in America. Lì hanno continuato a fare comunità e negli anni 60 e 70 la rimessa degli emigrati ha aiutato il paese a crescere e a svilupparsi.
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I festeggiamenti si sono conclusi con lo spettacolo teatrale dal titolo “MEILIKOS - Storia di un paisi” di Francesco Romengo con gli attori dell’Associazione Tea(l)tro. Visto la grande richiesta lo spettacolo si è svolto due volte durante la serata per permettere a più persone di assistere allo spettacolo. Melikos ha raccontato in tre atti la nascita di Altavilla, l’attacco dei pirati del 1636 e l’episodi dell’uccisione di Francesco Scimeca rivoluzionario e fondatore della carboneria altavillese nel 1829. (AKI)
- Categoria: Eventi
- Data: 16/09/2021