Restituito alla sua originaria bellezza il ponte saraceno di Altavilla Milicia
“La tutela e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio devono essere al centro dell’impegno della Pubblica Amministrazione. Un enorme grazie all’architetto Lina Bellanca, Sovrintendente per i Beni Culturali ed Ambientali della Provincia di Palermo, e al Suo staff. Adesso la Chiesazza!”
Con queste parole, dalla Pagina Facebook del Comune di Altavilla Milicia, viene annunciato dall’amministrazione altavillese il completamento dei lavori di messa in sicurezza del medievale ponte di San Michele che versa da tempo in un notevole stato di degrado e presentava una serie di dissesti che potevano causare il crollo.
Così l’iniziativa “Salviamo il Ponte San Michele” promossa da BCsicilia, movimento d’opinione per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali e del Comune di Altavilla Milicia nel 2017 giunge alla sua conclusione. La stessa BCsicilia aveva donato al Comune di Altavilla Milicia il progetto di massima per la messa in sicurezza redatto dall’ing. Gaetano Lino, Consigliere regionale di BCsicilia, e i lavori sono iniziati lo scorso giugno grazie ad un intervento urgente della Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo. Ad eseguire i lavori è stata l’impresa I.CO.SER. S.r.l. di Gangi.
I lavori, costati poco meno di centomila euro, hanno permesso di ricostruire le parti crollate del ponte, mettere in sicurezza la struttura, e ripristinare la parte superiore, che era totalmente ricoperta di terra e erbacce.
“La situazione era difficile – ha spiegato a Le Vie dei Tesori News, la soprintendente Lina Bellanca – una parte dell’arcata era già quasi crollata, dunque abbiamo tentato di recuperare il materiale venuto giù e messo in sicurezza la struttura muraria per evitare che potesse crollare del tutto. Il rivestimento era ormai perduto, soprattutto quello sul lato monte, ed era staccata anche una parte della muratura portante. Sinceramente, speravamo di trovare un pò di materiale originale proveniente dal crollo, ma non c’era molto, dunque si sono integrate le parti mancanti con pietra nuova per ricostruire parte del paramento che era ormai tutto crollato”. È stato reso agibile, inoltre, il camminamento con la costruzione di un muretto di parapetto per rendere più fruibile il percorso, che era diventato impraticabile per la presenza di sterpaglie e parti di muratura mancanti. “Se avessimo avuto un po’ più di fondi a disposizione, avremmo cercato di patinare la pietra nuova per renderla più vicina come aspetto a quella antica, in questo momento la differenza cromatica si nota e ci vorrà del tempo perché diventi omogenea. Ma si è trattato di un intervento di somma urgenza per salvare il monumento, e non potevamo fare di più”. (intervista tratta da Le Vie dei Tesori News)
Il ponte, datato da molti studiosi in età normanna (e recentemente anche al periodo romano) è attestato per la prima volta nel 1248. Si trova sul torrente omonimo, presso Altavilla Milicia, sull’itinerario che da Palermo muoveva verso Termini Imerese. L’antico passaggio veniva usato dai monaci del vicino complesso di Santa Maria di Campogrosso per raggiungere Palermo. Il ponte è a schiena d’asino ad una sola arcata ogivale con duplice ghiera. I paramenti sono in conci di tufo ben squadrati, mentre la muratura interna è in ciottoli fluviali, così come le tracce di pavimentazione, nell’intradosso della volta in conci sono chiaramente visibili le cavità per le centine.
Completato e ripristinato questo importante manufatto della storia altavillese, dall’annuncio fatto su Facebook, si è intese che l’Amministrazione Comunale si occuperà anche della Chiesa di Santa Maria di Campogrosso, chiamata Chiesazza.
Foto tratte dalla pagina Facebook del Comune di Altavilla Milicia.