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Data Stampa: 02/11/2016 10:49:41
Pagina: https://www.altavillamilicia.com/newsDet.asp?idNews=1690&t=nuova-legge-elettorale-sui-sindaci-di-sicilia-cosa-cambia-rispetto-al-passato

Nuova legge elettorale sui sindaci di Sicilia, cosa cambia rispetto al passato

Nuova legge elettorale sui sindaci di Sicilia, cosa cambia rispetto al passato

Il 27 novembre la Regione ha indetto le elezioni del Comune di Altavilla Milicia. Quali le novità più importanti?

Sostanzialmente le novità più rilevanti sono queste: Verrà eletto al primo turno il candidato sindaco più votato che abbia raggiunto il 40 per cento dei voti validi; quindi qualora uno o più candidati sindaci superano il 40 per cento dei voti non si da luogo al turno di ballottaggio, ma viene proclamato eletto il più votato.

Il premio di maggioranza scatterà in favore del sindaco che vinca le elezioni al primo turno solo se le liste ad esso collegate abbiano raggiunto il 40 per cento dei voti validi; invece al sindaco eletto al ballottaggio il premio di maggioranza spetterà solo se nessun altro gruppo di liste abbia raggiunto al primo turno il 50 per cento dei voti validi.

Al candidato sindaco classificatosi secondo viene riservato un seggio da consigliere comunale a condizione che abbia raggiunto almeno il 20 per cento dei voti validi.

Come già avveniva in passato, prima dell'ultima riforma, si ripristina il "voto di trascinamento" per cui se l'elettore esprime soltanto il voto per la lista e non anche per il sindaco, il voto automaticamente si trasferisce anche al candidato sindaco; viene comunque mantenuta la possibilità del "voto disgiunto" per cui è possibile votare una lista e un candidato sindaco diverso da quello collegato alla lista.

È stata mantenuta la norma della "doppia preferenza di genere" per cui si possono esprimere due preferenze purché per candidati di sesso diverso pena l'annullamento della seconda preferenza, viene inoltre confermata anche la soglia di sbarramento al 5 per cento.

Qualche problema alla stabilità può derivare dalla norma sul premio di maggioranza che, come abbiamo già detto, in caso di elezione del sindaco al primo turno scatta solo se le liste collegate raggiungono il 40 per cento dei voti validi; soprattutto in presenza di candidati autorevoli molto spesso accade che il sindaco raccolga più voti delle liste, in questi casi, quando il candidato sindaco supera il 40 per cento dei voti mentre le liste si attestano sotto questa soglia, il sindaco viene eletto ma senza maggioranza consiliare.

Se si considera poi che viene confermata da parte del consiglio comunale la possibilità di votare la sfiducia al sindaco (anche se solo dopo due anni dall'elezione) con il voto del 60 per cento dei consiglieri, credo che sarà più frequente in futuro assistere a episodi di questo tipo.

 

L'Assemblea regionale siciliana ha approvato, lo scorso agosto, la legge elettorale per i consigli comunali e i sindaci nell'isola. Ecco cosa cambia: l'articolo 1 della nuova legge introduce il sistema maggioritario nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti. La ripartizione dei seggi non avverrà più sulla base del criterio proporzionale e il sindaco eletto si porterà dietro il 60% dei seggi per effetto del nuovo premio di maggioranza. Si introduce il cosiddetto "effetto di trascinamento", non solo per l' elezione dei sindaci, ma anche per quella dei consiglieri circoscrizionali. Ciascun elettore può con un unico voto, votare per un candidato alla carica di sindaco e per la lista ad esso collegata, tracciando un segno, recita l' articolo 2 della legge appena varata dall' Ars. Vengono quasi eliminati i ballottaggi: i sindaci dei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti saranno eletti in un unico turno se otterranno almeno il 40 per cento dei voti.

Un'altra novità che non vigeva nel sistema elettorale regionale riguarda il candidato sindaco perdente che ottiene più consensi: sarà automaticamente proclamato consigliere comunale. Novità anche sulla mozione di sfiducia: il sindaco per essere sfiduciato avrà bisogno del sessanta per cento dei dissensi, o delle dimissioni del 60% dei consiglieri comunali non più della maggioranza dei due terzi, come fino ad oggi. Resta la doppia preferenza di genere così come in vigore nell'attuale sistema.

  • Categoria: Politica
  • Data: 02/11/2016
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